SACRARIO DEI CADUTI AM DI CASERTA

a cura di Alberto Cotrone · 13/02/20

La Cappella di Santa Filomena di Caserta, intitolata nel 1959 al culto dell’Assunta, denominata "La Rotonda" per la singolare forma architettonica, ha origini storiche non certe. Si ritiene che sia stata costruita quando gli abitanti dell'antica contea di Casertavecchia, dalla collina, si spostarono in pianura, dove ora sorge Caserta. L'edificio, a causa di un crollo, fu ricostruito nel 1816, su disegno dell'architetto Carlo Vanvitelli, divenendo Cappella dedicata a Santa Filomena ed assumendo poi per diverso tempo le funzioni di chiesa parrocchiale.
Nel 1959 la Sezione dell’Associazione Nazionale Famiglie Caduti e Mutilati dell’Aeronautica di Caserta si rivolse al Comune ed alla Diocesi di Caserta affinché il citato luogo religioso fosse concesso in uso all’Associazione allo scopo di utilizzarla come Sacrario dei Caduti dell’Aeronautica Militare. L’ANFMCA di Caserta si impegnò di collocare nella citata Cappella il simulacro della Beata Vergine di Loreto e lapidi con i nomi dei caduti.
Nello stesso anno la Curia Vescovile autorizzò il Comune di Caserta a concedere il manufatto religioso alla nostra Associazione.
L’ingresso presenta un maestoso cancello in ferro battuto arricchito da una targa in bronzo dedicata ai coraggiosi caduti dell’Aeronautica, ricordando l’importanza storica di questo edificio. Una volta entrati, si trova un altare centrale circondato da pregiati marmi policromi e due altari laterali. Lungo il perimetro, queste aree sacre sono affiancate da emozionanti targhe commemorative che onorano la memoria dei caduti dell’Aeronautica. Ma è l’altare centrale a dominare la scena: una sublime tela raffigurante l’Assunta, sottolineata da un timpano adornato con delicati putti in stucco. Si dice che risalga ai primi anni del XIX secolo, conservando nel tempo la sua bellezza e spiritualità
A destra si trova un dipinto risalente alla seconda metà dell’Ottocento che ritrae il giovane Tobia insieme all’Arcangelo Raffaele, il cane e il pesce, rafforzando l’atmosfera sacra diffusa nello spazio. Il pavimento proviene dall’antico palazzo dei Principi Acquaviva di Caserta e racconta le storie e le vite di coloro che lo hanno calpestato prima di noi
Nelle epigrafi presenti ci sono numerose tracce religiose e storiche. Il nome Raffaele viene menzionato più volte, uno dei tre arcangeli venerati dalla Chiesa insieme a Gabriele e Michele. Non mancano richiami alla comunità dei Santellenesi, i primi abitanti di questa zona devoti di Sant’Elena imperatrice che si trasferirono qui nei primissimi anni di vita di Caserta.
Nel 1987 il luogo sacro fu oggetto di importanti lavori architettonici e di risanamento delle strutture.
Nel 2020 furono effettuati nuovi lavori di restauro degli intonaci e della facciata. Una targa esplicativa posta, nel mese di giugno 2020 dal Comandante della Scuola Specialisti Nicola Gigante e dalla Presidente locale dell'Associazione Nazionale Famiglie Caduti e Mutilati dell'Aeronautica Tina Feola - riporta, in italiano e inglese, a favore dei turisti stranieri, brevi cenni storici del sito religioso.

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