Il Generale di Squadra Aerea Antonio CONSERVA è il nuovo Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare. Subentra al pari grado Luca GORETTI.
Fonte Ministero Difesa - Aeronautica Militare
Giovedì 15 maggio 2025, presso il 31° Stormo di Ciampino (RM), si è svolta la cerimonia di passaggio di consegne nell’incarico di Capo di Stato Maggiore AM, tra il Generale di Squadra Luca GORETTI (uscente) ed il Generale di Squadra Antonio CONSERVA (subentrante).
Cerimonia di cambio al vertice dell'Aeronautica Militare su YouTube
Il Ministro della Difesa, Guido CROSETTO, ha presenziato alla Cerimonia. E’ intervenuto anche il Capo di Stato Maggiore della Difesa, Generale Luciano PORTOLANO e numerose Autorità Civili e Militari. Tra gli ospiti il Tenente Colonnello Gianfranco PAGLIA, in rappresentanza di tutte le Medaglie d’Oro al Valor Militare ed il Gonfalone di Roma Capitale, decorato anch’esso di Medaglia d’Oro al Valor Militare. Presente all’evento il Presidente Nazionale dell’Associazione Nazionale Famiglie Caduti e Mutilati dell’Aeronautica (ANFCMA) - Generale di Squadra Aerea (c) Tiziano TOSI, il Labaro della nostra Associazione ed i Presidenti e Labari delle Associazioni consorelle.
Nel suo discorso di commiato, il Generale GORETTI ha ripercorso gli ultimi quattro anni vissuti alla guida della Forza Armata. Dopo aver espresso sentita riconoscenza a tutti i Vertici e le autorità presenti per il supporto e al condivisione dimostrata durante il suo mandato, ai Capi di Stato Maggiore che lo hanno preceduto, per la lungimirante azione propulsiva verso la costruzione di uno strumento aerospaziale all’avanguardia, a tutti gli ospiti, familiari e amici per la commovente vicinanza, il Generale GORETTI ha rivolto un caloroso ringraziamento agli uomini e donne della Forza Armata: “che in silenzio operate mirabilmente, anche in questo momento, in attività sia in Italia che all’estero. Siete stati per me straordinari, avete compreso lo spirito e la modalità di lavoro che ho impostato, e avete risposto come immaginavo: bravi, sono fiero e orgoglioso di voi!”. Rivolgendo poi un pensiero a tutti i caduti e feriti della Forza Armata, “che più di tutti hanno mantenuto fede al giuramento prestato, fino all’ultimo sacrificio”, il Capo di Stato Maggiore uscente ha espresso deferente rispetto alla Bandiera di Guerra dell’Aeronautica Militare: “è stata la mia guida, il mio faro, la mano sicura sui documenti da firmare e nelle decisioni da prendere. A breve questa Bandiera la consegnerò a te, carissimo Antonio, convinto che tra le tue mani sventolerà ancora più forte e fiera di raggiungere traguardi ancora più sfidanti. Possiedi tutte le qualità umane e professionali per guidare con fermezza, passo sicuro, persistenza e lungimiranza queste donne e questi uomini in azzurro verso obiettivi importanti”. Durante il suo discorso di commiato, il Gen. GORETTI ha infine ricordato alcuni dei progetti conclusi con successo in questi anni, dal Centenario AM, “un risultato senza precedenti”, ai rischieramenti in Alaska e nell’Indopacifico, al trasferimento del Comando della Squadra Aerea a Milano”.
“Oggi assumo la responsabilità più grande della mia intera carriera di Ufficiale, il comando dell’Aeronautica Militare, 37.000 uomini e donne, militari e civili, professionisti motivati ed entusiasti, che quotidianamente assicurano la difesa dei cieli italiani”, così il Generale CONSERVA nel corso del suo intervento di insediamento. Rivolgendo poi uno sguardo ai traguardi raggiunti dal suo predecessore, il Gen. CONSERVA ha continuato: “Gli anni trascorsi sotto la guida del Generale GORETTI sono stati anni importanti, forse irripetibili, dove l’Aeronautica è cresciuta ulteriormente, dal punto di vista capacitivo, ma anche in termini di reputazione nel mondo. Abbiamo volato nei 5 continenti, uno sforzo senza precedenti che ha testato la capacità della Forza Armata di proiettare le proprie unità a grandi distanze, ben oltre l’area d’interesse strategico prioritario del mediterraneo allargato. Risulta quindi fondamentale capitalizzare le esperienze fatte, in modo da innovare, cioè dotarci di capacità che esprimano un adeguato livello di deterrenza, da esercitare anche nei confronti di attori malevoli lontani”. Da qui la riflessione del Gen. CONSERVA sull’impossibilità di “ignorare i domini meno tangibili, quasi ‘invisibili’, cyber e spazio, sempre più rilevanti nel quotidiano vivere di ogni cittadino e oggi sempre più contesi”. Il Generale CONSERVA ha sottolineato la necessità per la Forza Armata di “mantenere elevati standard addestrativi affinché le unità operative, di supporto e logistiche, possano garantire l’elevata prontezza delle forze aerospaziali, e sostenere uno sforzo operativo prolungato”. Ha poi evidenziato l’importanza di continuare a rafforzare il legame tra le Forze Armate e l’industria aerospaziale, navale e terrestre, le aziende ad alta tecnologia e le Università, i centri di ricerca, gli altri dicasteri e le agenzie governative, al fine di mantenere sempre ai massimi livelli la qualità, la prontezza operativa e la sostenibilità logistica, definendo questi ultimi “ingredienti necessari per uno strumento militare credibile”. Infine, il neo Capo di Stato Maggiore si è rivolto a tutto il personale: “Nel ringraziare voi, personale di ogni ordine e grado, ringrazio le vostre famiglie, che quotidianamente supportano il vostro operato in Italia e all’estero, con piccoli e grandi sacrifici, e che vi consentono di agire con la serenità di chi è consapevole di avere alle spalle un sostegno inesauribile sempre disponibile”. “Luca, a te esprimo la riconoscenza delle donne e degli uomini in azzurro e ti auguro le migliori fortune oltre l’Aeronautica”.
Il Capo di Stato Maggiore della Difesa, Generale Luciano PORTOLANO, nel corso del suo intervento ha ricordato “l’approccio multidimensionale e collaborativo che ha caratterizzato l’operato dell’Aeronautica Militare durante il mandato del Generale GORETTI, durante il quale la Forza Armata ha assicurato, senza soluzione di continuità, le funzioni di difesa aerea nazionale e dello spazio aereo alleato, di sorveglianza, ricognizione, trasporto e supporto alle operazioni e missioni in cui siamo stati e siamo ancora oggi impegnati. Periodo durante il quale, ha proseguito il Capo di Stato Maggiore della Difesa, l’Aeronautica militare si è distinta anche per la sua versatilità garantendo, insieme alle altre Forze Armate, la sicurezza di grandi eventi, ultimi dei quali le esequie di Papa Francesco e il successivo conclave del 7 e dell’8 maggio, che ha portato all’elezione di Papa Leone XIV”.
Nel suo intervento, il Ministro della Difesa Guido CROSETTO ha evidenziato che “Il passaggio di consegne ai ‘comandi di volo’ dell’Aeronautica Militare, è stato un momento significativo, importante e anche commovente per l’intera famiglia della Difesa. Ringrazio il Capo di Stato Maggiore cedente, Generale GORETTI, per la dedizione, la visione strategica e il profondo senso dello Stato che hanno contraddistinto tutta la sua carriera. Al subentrante Generale CONSERVA i miei migliori auguri di buon lavoro alla guida dell’Arma Azzurra, storico riferimento della Difesa e del Paese per competenze e per capacità tecnologiche. Oggi è fondamentale rafforzare l’integrazione tra Forze Armate e sistema industriale nazionale, valorizzare le competenze interne e costruire un modello capace di unire efficienza, trasparenza e progettualità. Un modello in cui la sinergia tra le componenti non si limiti a una somma di contributi, ma generi un valore esponenziale. Vogliamo e stiamo costruendo una Difesa che sappia affrontare le sfide future, anticipare tendenze, ma anche attenta al suo personale e all’equilibrio tra vita professionale e vita privata. Abbiamo sempre più bisogno di persone, prima ancora che militari, che non temano di mettersi in discussione perché viviamo tempi difficili e in continua evoluzione. Solo chi accetta la sfida dell’approfondimento e del pensiero critico può offrire idee e visione: qualità che, nella Difesa, non hanno grado, ma valore”.
Nella mattinata, i Generali GORETTI e CONSERVA hanno deposto una corona di alloro ai caduti dell’Aeronautica Militare presso il Lapidario dei Tre Archi a Palazzo Aeronautica.
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